Il patchwork, come suggerito dal nome, è una tecnica creativa che consiste nell’unire diversi ritagli di stoffa, principalmente tramite cucitura, per realizzare variegati oggetti per la persona o per la casa. E’ possibile realizzare borse, pupazzi, quadretti, decorazioni… Di frequente si ricorre a questa tecnica per cucire dei quilt, trapunte la cui parte superiore è per l’appunto decorata con un manufatto patchwork.
L’origine del patchwork risale al secolo scorso ed è attribuita ai pionieri americani, che recuperavano le parti intatte degli indumenti ormai consunti e le utilizzavano per rattoppare altri vestiti o per realizzarne di nuovi, tra cui coperte spesso imbottite con foglie di tabacco.
Negli anni il patchwork si è diffuso in diverse parti del mondo, giungendo anche in Italia negli anni ’90; tale diffusione ha comportato un allontanamento dalla tecnica originaria e lo sviluppo di varianti procedurali ed applicative.
Il termine ‘patchwork’ oggi identifica una serie di tecniche che nulla hanno a che vedere con quella originaria, tanto da indicare lavori che non prevedono alcuna cucitura (patchwork senza ago).
Rappresentativo di questa evoluzione è l’ intaglio realizzato sul polistirolo, che consiste nel fissare la stoffa all’interno delle incisioni fatte sulla sagoma di polistirolo, appositamente per permetterne il rivestimento.