Ed ora che abbiamo scartato le nostre uova e mangiato cioccolata a volontà, cosa ne sarà di tutta quella carta, tanto bella quanto inquinante? Nella maggior parte dei casi, per il confezionamento delle uova di Pasqua, è infatti utilizzato un involucro brillante costituito da un poliaccoppiato con uno strato plastico di polipropilene, materiale non riciclabile e destinato quindi a confluire nell’indifferenziata. Non c’è allora idea migliore che raccogliere le nostre carte e, invece di gettarle via, creare con le stesse qualcosa di nuovo ed unico. Cosa? Per esempio un bracciale o una borsetta, come quelli realizzati da Mammasenzapretese, che saggiamente ci insegna come tagliuzzando pazientemente tante striscioline, piegandole ed incastrandole è possibile realizzare oggetti particolari, luminosi e, soprattutto, ecosostenibili.